07 apr 2015
aprile 7, 2015

Ninfomania, quando il sesso non basta mai

aprile 7, 2015 0 Comment
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ninfomaniaIl bisogno continuo e mai soddisfatto di rapporti sessuali, è spesso legato al bisogno di conferme narcisistiche e da un disagio interiore che alcune donne si convincono di placare attraverso la sessualità
La parola ninfomania deriva dal greco Nymphe= sposa e Mania= mania e venne usata per la prima volta dal medico francese Bienville nel suo studio La ninfomania, ovvero trattato sul furore uterino.
Inizialmente considerata una perversione, poi una patologia a partire dal 1992 l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha inserita tra i disturbi dell’ipersessualità, insieme al suo corrispondente maschile, la satiriasi, per descrivere quella ricerca compulsiva e mai soddisfatta di rapporti sessuali.


Le cause
La ninfomania può avere sia cause psicologiche che biologiche; dal punto di vista organico, può essere scatenata dalla somministrazione di ormoni e da sostanze afrodisiache come la yohimbina, ma anche da alcune malattie che determinano una perdita dei freni inibitori e del controllo degli impulsi. Dal punto di vista psichiatrico può essere la conseguenza di patologie schizofreniche o maniacali che portano a uno scarso controllo della sessualità.
Quasi sempre però, l’ipersessualità femminile è strettamente legata al bisogno di conferme narcisistiche che vengono soddisfatte attraverso le continue conquiste, oppure dal bisogno di dominio e sottomissione nei confronti dell’altro sesso, a causa di problematiche legate all’aggressività nei confronti del padre.
Un continuo bisogno di sesso
Le donne che soffrono di ninfomania sono alla continua ricerca di partner sessuali per placare l’insaziabile bisogno di sesso e ciò le porta ad essere disinibite, provocanti e seduttive. Il pensiero del sesso è talmente continuo e costante da danneggiare la vita lavorativa, famigliare e relazionale.
Psicologicamente, però, questa ossessione non ha a che fare con il soddisfacimento fisico, ma con quello psichico e a situazioni di disagio interiore.
Un disturbo che va curato
L’ipersessualità va curata, al pari di altri disturbi compulsivi, come il gioco d’azzardo o lo shopping compulsivo. Le donne che ne soffrono, non sono mai serene e tranquille, ma vivono spesso momenti di malinconia, si sentono irrequiete e in alcuni casi possono sviluppare disturbi della personalità. Quando, perciò, ci si accorge di non ricercare più un partner perché piace, ma solo per soddisfare continui impulsi, è arrivato il momento di rivolgersi ad uno psichiatra o ad un sessuologo che con una psicoterapia mirata, e in alcuni casi dei farmaci, andrà a scardinare l’origine del problema.

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